Monday, February 27, 2006

E' un bel pò che non aggiorno questo blog.

"-Che fai dalla mattina alla sera?
-Mi subisco."

Cioran, L'inconveniente di essere nati.

Mi subisco mentre tento di scrivere la sceneggiatura di almeno un paio di cortometreaggi, di finire il testo di uno spettacolo teatrale sulla Resistenza che deve essere pronto entro il 25 di Aprile, e mentre rimugino su cosa esporre alla mostra del primo Maggio. Ma soprattutto mentre tento di imparare a guidare. E il tempo stringe, le guide costano care (20 euro ogni quaranta minuti) e non ho soldi: me ne posso permettere giusto due alla settimana. Ho impantanato il furgone di Michele nelle sabbie mobili dietro casa (lo vedo dalla finestra: Ciao Furgone, scusa Furgone.) E non mi resta che simulare le guide seduta al bordo del letto con una pedaliera disegnata su un foglio di carta e un volante di cartoncino.
E tutto ciò credete che mi deprima? Naaaaaa. Vabbè giusto un pò, ad essere onesti, ma solo perchè sono premestruale. In realtà penso ad Erik Satie: anche lui pare si esercitasse a suonare su una tastiera disegnata. Ed era un genio. Un genio povero.
Così io pigio frizione-accelleratore-freno di carta e svolto verso Il boschetto della mia fantasia fischiettando le "Gymnopedies" (letteralmente,Ginnastica dei piedi) per pianoforte di Satie: speriamo che non sia piovuto pure lì, che non ho voglia di impantanarmi di nuovo!

Tuesday, February 14, 2006

Era dal lontano 1996 che non mi pronunciavo pubblicamente sull'argomento.
Cioè dalla mia prima manifestazione nazionale, durante la quale trotterellavo urlando a squarciagola "Siam tre piccoli porcellini Berlusconi, Bossi e Fini" e già che c'ero peroravo la causa della legalizzazione delle droghe leggere indossando una maglietta bianca (belli i tempi dei seni acerbi esibiti senza reggiseno...) con pluripuntuta foglietta verde di maria e la scritta LEGALIZZALA.
E non mi sentivo ridicola.
Ma avevo 17 anni.
Ritorno sul tema dieci anni dopo con le palle girate per la presa per il culo di questo emendamento che fa fare all'Italia un salto indietro di cinquant'anni (quando qualche canna ti faceva soggiornare in galera per anni) e che è stato infilato tra leggi per i Giochi Olimpici approvate con la fiducia.
Guardate che se il Governo (si, lo so che si sono sciolte le camere, ho pure festeggiato!) è in grado di sfidare così palesemente ogni anacronismo e senso del ridicolo, io sono capace di ritirare fuori la mia magliettina del cazzo e fare un falò rituale di tutti i miei reggiseni!

Tuesday, February 07, 2006


Per Marco G.



Il viaggio non è l'emozione di attimi pericolosi
il viaggio è la gioia del tempo
pericolo è stare rinchiusi

Direzione casuale, non prevede sosta
chi viaggia detesta l'estate
l'estate appartiene al turista

Il viaggiatore viaggia solo
e non lo fa per tornare contento
lui viaggia perchè di mestiere ha scelto il mestiere di vento.

Mischiare presente e ricordi, le strade possibili fatte
fu forse salsedine o neve
fu forse ponente o levante

L'amore lasciato sospeso, qualcuno ne approfitterà
ma questo riguarda il ritorno
remota possibilità

Il viaggiatore viaggia solo
e non lo fa per tornare contento
lui viaggia perchè di mestiere ha scelto il mestiere di vento.

Se impari la strada a memoria di certo non trovi granchè
se invece smarrisci la rotta
il mondo è lì tutto per te

Paese significa storia e storia significa lingua
impara la tua direzione
da gente che non ti somiglia

Il viaggiatore viaggia solo
e non lo fa per tornare contento
lui viaggia perchè di mestiere ha scelto il mestiere di vento.


Il viaggiatore, Mercanti di liquore.
Avevo un pò perso la voglia di scrivere. Non che non ci fossero cose da raccontare, ma il mio cervello era diventato un posto così affollato che i miei pensieri e le mie idee facevano fatica a prendere la strada della parola scritta o pronunciata che non fosse privata. Adesso va meglio. Anzi, sono proprio contenta!
Nuovamente alle prese con il teatro. Quello politico. Quello che mi piace: con pochi soldi e tanta fantasia. La videocamera se ne starà per un pò in un angolo a sonnecchiare. Ma non troppo a lungo: ho grandi progetti anche per lei!

Friday, February 03, 2006

Oggi mi ha fatto sorridere un'altra vignetta di Paz.
Un impiegato di banca seduto di fronte al suo cliente:
-"Sono venuto a chiedere un prestito per realizzare un'opera"
-"Che opera?"
-"Un tunnel"
-"Per cosa?"
-"Per svaligiare una banca"

Chissà se funziona...