Wednesday, October 15, 2008

Come nel 1929. Peró peggio...perché ci siamo noi.
E se hai (tuo malgrado) un lavoro part-time in una banca americana, non puoi non pensare continuamente alle nubi nere di crisi economica che si addensano sulle nostre teste.
Non si parla d'altro.

L'Islanda é giá caduta (o quasi): La scorsa settimana in Gran Bretagna i bancomat della Icesave laconicamente rispondevano a chi cercava di usarli "Operazioni di prelievo e deposito sospese". (trd."Cazzi tuoi")
Ma ci pensate?!?!
E' vero che gli accordi bilaterali tra i due paesi prevedono che l'Islanda garantisca i primi ventiduemila euro depositati sui conti e il governo Britannico le successive cinquantamila sterline, tutto il resto peró, va sotto il lemma partenopeo "Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto... chi ha dato, ha dato, ha dato... scurdámmoce 'o ppassato, simmo 'e Napule paisá!"
E pare sia solo l'inizio.
In pausa pranzo si scommette se la prossima sarà la Royal Bank of Scotland o Unicredit in Italia.
Tutti a giocare al piccolo economista!!!

Ora, il nostro saggio amico barbuto Karl Marx aveva, con un discreto anticipo, previsto uno scenario non troppo dissimile.

E io che ho sempre trovato le sue teorie piuttosto ragionevoli, mi aspettavo che il sistema capitalista prima o poi crollasse ( si!!! c'é una sporca comunista fra di voi!!! que pasa, cabrones?).
Ma mi chiedo se si sarebbe mai immaginato che i fautori del disastro sarebbero stati i banchieri e che gli industriali si sarebbero ritrovati fra le "vittime", asfissiati dall'ascesa del capitalismo virtuale postindustriale. Un'ascesa alimentata non dal plusvalore, ma dal debito.

Farei una seduta spiritica per poter confrontarmi con una persona seria su tutti i dubbi che ho, invece opto per un appello:

Caro Andrea, tu che sei un vero economista (di sinistra) e che vegli silente su questo blog dalla terra dei cavoletti, perché non intervieni rendendo manifesta la tua opinione su questa crisi. Cosí poi magari ci facciamo due risate anche a commentare le varie misure adottate dagli Stati Europei e dagli Stati Uniti. Anche via mail.

4 comments:

Anonymous said...

E' un po difficile sintetizzare le ragioni della crisi attuale in poche frasi. Comunque, non siamo al 1929, le ragioni sono (in parte) diverse e, soprattutto, gli strumenti di intervento sono molto piu' sofisticati ora. Alcune banche si sono esposte troppo (al rischio) giocando con il fuoco delle speculazioni immobiliari e finanziarie, e si sono ritrovate con il cerino in mano, soprattutto negli USA dove da 10 anni vivono indebitandosi con l'Asia (l'ex chairman della Fed. Reserve si lamentava dell'eccessiva capacita' di "credito" asiatica, ovvero come scaricare la colpa su qualcun'altro). La "crisi" e' 30% reale, 70% ad arte, ovvero suscitata dal panico dei risparmiatori (alimentato dalla solita superficialita' da parte dei media) e delle banche (che hanno drasticamente ridotto i trasferimenti interbancari, pensando cosi' di non ritrovarsi il cerino sopra menzionato, ma di fatto contribuendo a creare il panico). Quello che e' successo non e' nuovo (vedi banca 121, parmalat, cirio in italia..). La verita' e' che si conduce con regolarita' una battaglia ideologica contro la regolamentazione (in tanti ambiti), il che promette maggiore competizione a favore dei consumatori, ma, soprattutto quando il controllato e' anche controllore (o amico o finanziatore), genera incentivi che portano a pericolose distorsioni nel sistema (i dettagli magari ve li scrivo piu' in la'). Questo avviene ciclicamente, e tutto sommato non mi stupisce (l'attivita' di regolazmentazione stessa non e' neutrale, ed e' fortemente soggetta al lavoro delle lobbies, ve lo assicuro). Quello che piu' fa vergogna e' pensare che di colpo si materializzino cospicui fondi per salvare qualche banca (ovvero, interessi particolari, non generali!), mentre non si trovino mai un decimo di quelle risorse per finanziarie progetti bloccati da anni come sanita' e istruzione in europa e negli USA (vedi, ad esempio, il mancato finanziamento di "no child left behind").

Michele said...
This comment has been removed by the author.
Michele said...

Avevo messo un articolo come commento, ora invece l'ho messo ocme post: http://immagininazione.blogspot.com/
Consiglio anche http://sergiobontempelli.wordpress.com/2008/10/14/piramidi/#comment-346

marina said...

Si ringrazie per gli interventi.

Andre, ma alla fine ci vieni a Bcn a novembre?