Friday, June 30, 2006

Svegliata solo ora dalla mia terza ora di sonno negli ultimi tre giorni.
Il caldo torrido pugliese ha fornito l'alibi e la mia coscienza ecologista in combutta con il mio spirito da rompicoglioni esigevano la coerenza di non cedere alle lusinghe del condizionatore dopo aver tanto spaccato le palle ai miei.
Però ho divorato libri e vomitato fiumi di inchiostro.
E questa è stata cosa buona e giusta come pure tornarsene più in fretta possibile al fresco della campagna senese dove anche ad agosto si dorme con la copertina e si può tirare con l'arco direttamante dalla finestra del cesso cavalcando il water come una moderna amazzone e coltivare la pia illusione di mangiare fagiano per cena. E anche qualche zucchina, per sicurezza.

Monday, June 19, 2006

A volte la solidarietà femminile segue strani percorsi.

Nel mio caso, si è manifestata ieri trascinandomi su e giù per i due piani di scale della mia ex Facoltà trasportando tavoli, facendo fotocopie, inchiodando quadri assurdi in posti improbabili, impacchettando e spacchettando libri, ma soprattutto facendomi sorbire 12 ore del solito circo di umanità (poco) varia degli studenti di Lettere in pompa magna per l'evento "Facoltà creativa", col sorriso sulle labbra*.

Evento degno di menzione e commozione della giornata: ho incontrato nel giardino della biblioteca il buon vecchio Marco (che aveva levato le tende da questo posto senza prendersi una laurea perchè voleva fare il musicista) e tutto il resto (di quel che è rimasto) del gruppo. Non vedevo un loro concerto da almeno sei anni e ne sono rimasta sorpresa: sono diventati bravi!
Perciò, io ora vi dico come si chiamano, voi cliccate sul nome, andate sul loro sito vi fate un giro e mi fate sapere...va bene?
Bene. Loro sono gli Elton Junk

E io ieri sono stata proprio bene.




*se si escludono i cedimenti strutturali durante la performance (immancabile) di danza indiana o le esibizioni (come attore, musicista, cantante ecc...) di tale Edoardo.

Monday, June 12, 2006

Brecht nel Me-ti scriveva di come le svolte avvengano nei vicoli ciechi.
Ma non considerava il fattore trompe l'oeil sul quale io -modestamente-
ho una discreta esperienza.

Questo per dire a chi (si e) mi chiedeva via mail che fine avessi fatto, a chi ha telefonato e a chi si è preso cura di me, che ero giusto un pò confusa ma che, grazie di cuore, sto bene.

E tutti gli altri...