Tuesday, January 13, 2009

E' martedí 13. Con premio.
Constato che grazie a Facebook sto girando mentalmente l'ennesimo film parodia sugli Zombie, omaggiando Romero.
Non fraintendetemi, non proprio tutta la gente che mi contatta é per me sepolta e putrescente nel passato. Ma quasi. Perché in fondo, se ci tengo davvero a qualcuno faccio in modo di non perderlo e non ho bisogno di un social network che lo resusciti.
Comunque, il premio Martedí 13 lo vince un mio ex moooolto ex: l'ultima volta che l'ho visto (10 anni fa) stava cercando di sequestrarmi in casa sua perché non voleva che lo lasciassi.
Non scenderó nei dettagli, ma vi diró che la sua richiesta di amicizia veniva accompagnata da quella di un favore: Dato che quando lo lasciai non riuscí a sequestrare me, rapì il mio gattino e adesso che ha un figlio mi chiede se me lo ripiglio o lo aiuto a cercargli sistemazione.

Nonostante questo sia giá abbastanza delirante, non é tutto.

Io che sono una signora, gli ho anche garbatamente risposto che benché non mi sia possibile tenerlo, avrei fatto il possibile per aiutarlo (si, lo ammetto, mentendo spudoratamente) e che auguri per il figlio e omaggi alla signora.

Per tutta risposta mi invia un racconto scritto per un concorso di gialli "ispirato" a me.
La protagonista femminile che con poca fantasia si chiama Marina, é una giovane studentessa di lettere bella intelligente (si, sono proprio io!!!) e parecchio zoccola con ricchezza di dettagli (no, qui non sono io, decisamente) che un bel giorno viene trovata assassinata (crocifissa sulla porta!!!) nel suo appartamento da uno dei suoi amanti.
Il finale aperto lascia intendere che l'assassino sia il narratore.
I nomi, i luoghi, la descrizione dell'appartamento, tutto come nel reale.
Neanche lo sforzo di non farsi denunciare...

Gli ho scritto che ci tenevo moltissimo a precisare una cosa.

Due secondi dopo ha risposto alla mia mail interessandosi su quale fosse/ro le cose che volevo chiarire con lui e precisando che era dispostissimo a parlare del passato blablabla...

Mi é parso doveroso data la dovizia profusa nei dettagli realistici fargli sapere che non ho mai avuto un appartamento in Via Colombini.

Le conclusioni:
1) No, non daró mai il mio indirizzo a quest'uomo.
2) Si, sará lo Zombie protagonista del mio film mentale. Avrá un ruolo tipico del genere: lento, stolto e privo delle capacita' cognitive essenziali*.


*questa definizione di Zombie l'ho mutuata da wikipedia, non é cattiveria mia. Che in caso, scusatemi ma credo che sarebbe piú che giustificata.

8 comments:

cassandra said...

della serie che ogni riferimento ... eh? (E io che pensavo che a volte il mio blog fosse troppo esplicito!)

Un abbraccio
C.

cassandra said...

(a rileggerlo, il mio commento non è tanto chiaro.. ovviamente parlo di quanto è esplicito lui, non tu! L'ora tarda e l'insonnia mandano al diavolo la grammatica... Ma rinnovo l'abbraccio, quello era giusto :))

Sandro said...

Un pazzo fottuto direi...oserei dire: tutta colpa di facebook!
:-)

marina said...

Si ringrazia sentitamente per la solidarietá :)

Michele said...

Ecco, ora voglio costruire un GPS per Zombies:
"tra duecento "boooauhaggrrr" arriva all'incrocio; sbavi a destra; sguardo a mezza palpebra dal basso all'alto, altre due bracciate tese in avanti ondeggiando... lei è arrivato un po' morto in via Colombini"

Anonymous said...

Se hai bisogno di un ninja di dio per ammazzare gli zombie ci sono!!!
...l'importante è che nel finale muoia anch'io, come nel video!

http://it.youtube.com/watch?v=t6q3_mtD3Nw

:)

domani ultimo esame orale e sono qui a scrivere assurdità...domani vi spedisco il dvd del salento...mik sa

mandi
fabio

Andrea said...

Dico solo che odio Facebook e ce la metterò tutta per non cascarci e creare un mio account!

Anonymous said...

lo voglio anch'io il gps per zombie!!!