Tuesday, May 27, 2008

Dopo un certo numero di riunioni con i colleghi pericolosamente simili a quelle del liceo con i simpaticoni da una parte che imitano i "capi" come si faceva con i professori e i secchioni in un angolo, che in questo caso si studiano leggi e aggiornamenti dei convegni di categoria, siamo finalmete giunti alla stesura di un documento.
Quattro fogli fitti fitti di ció che da quanto abbiamo desunto dalle nostre ricerche fra un caffé e un bicchiere di rum, evidenzierebbero le violazioni dei nostri diritti.
Armati di questi fogli e di altre tonnellate di documenti ai quali si riferiscono, ieri pomeriggio una delegazione composta da me nel ruolo di portavoce, la nostra cara psicologa sarda Carla e l'avvocato partenopeo Fulvio ha incontrato i sindacati.
Dopo i primi dieci minuti in cui il sindacalista con cui avevamo appuntamento rispondeva "non lo so / bisogna controllarlo" a qualunque cosa chiedessi, incluso alle cose che non chiedevo ma affermavo, ho perso la pazienza.
Lui ha sorriso placidamente e mi ha chiesto se fossi italiana per poi aggiungere "eh, in Italia si che i sindacati hanno potere...qui non é mica cosí".
Abbiamo girato istantaneamente i tacchi per andare a rinchiuderci in un vicino baretto che si spaccia per italiano dove ci hanno proposto di provare la novitá del giorno : Cappuccino freddo (peró scritto cappucchino)!
E cosí ci siamo ritrovati sconsolati a succhiare una specie di gigantesco frappé al mascarpone con cacao e polvere di caffé e da buoni italiani sconfitti a considerare che in fondo si stava meglio quando si stava peggio.

3 comments:

cassandra said...

Dai, non ti sentire sconfitta.. quello che fai è bellissimo, (nel senso che è bellissimo sapere che ancora ci sono persone disposte a metterci la faccia per difendere i propri diritti, in questo mondo in cui la maggioranza silenziosa si trincera tristemente dietro il coraggio di pochi) e comunque dà molto da pensare anche sulla reale possibilità delle persone di difendersi dal "sistema".

Non ti abbattere, resisti, anzi resistete!!
Da qui, la più totale solidarietà.
Bacioni
C.

Michele said...

Come fa incazzare, anche perché lo consideravo caratteristica italiana,
che l'impotenza sia ragione, scusa, per la disinformazione:
cazzo, male che tu non possa difendere i miei diritti (tra l'altro fondamento del sindacato) ma pessimo che non sappia quali sono i diritti che non puoi difendere!
Solida solidarietá.

marina said...

Grazie per la solidarietá.

Rinfranca. Sul serio.