Wednesday, May 28, 2008

Svelato l'arcano.
I sindacati di categoria non sanno niente. I rappresentanti sindacali in azienda sono pagati dall'azienda stessa con la quale hanno stipulato un convegno nel quale hanno venudo i diritti dei lavoratori. Bella novitá.
Che fare?
Ci si cerca un avvocato cazzutissimo anche a costo di prostituirci per pagare la parcella: ormai non si torna piú indietro!

Tuesday, May 27, 2008

Dopo un certo numero di riunioni con i colleghi pericolosamente simili a quelle del liceo con i simpaticoni da una parte che imitano i "capi" come si faceva con i professori e i secchioni in un angolo, che in questo caso si studiano leggi e aggiornamenti dei convegni di categoria, siamo finalmete giunti alla stesura di un documento.
Quattro fogli fitti fitti di ció che da quanto abbiamo desunto dalle nostre ricerche fra un caffé e un bicchiere di rum, evidenzierebbero le violazioni dei nostri diritti.
Armati di questi fogli e di altre tonnellate di documenti ai quali si riferiscono, ieri pomeriggio una delegazione composta da me nel ruolo di portavoce, la nostra cara psicologa sarda Carla e l'avvocato partenopeo Fulvio ha incontrato i sindacati.
Dopo i primi dieci minuti in cui il sindacalista con cui avevamo appuntamento rispondeva "non lo so / bisogna controllarlo" a qualunque cosa chiedessi, incluso alle cose che non chiedevo ma affermavo, ho perso la pazienza.
Lui ha sorriso placidamente e mi ha chiesto se fossi italiana per poi aggiungere "eh, in Italia si che i sindacati hanno potere...qui non é mica cosí".
Abbiamo girato istantaneamente i tacchi per andare a rinchiuderci in un vicino baretto che si spaccia per italiano dove ci hanno proposto di provare la novitá del giorno : Cappuccino freddo (peró scritto cappucchino)!
E cosí ci siamo ritrovati sconsolati a succhiare una specie di gigantesco frappé al mascarpone con cacao e polvere di caffé e da buoni italiani sconfitti a considerare che in fondo si stava meglio quando si stava peggio.

Wednesday, May 21, 2008

"non c'é niente di piú pericoloso di una gallina con un piano!"





Dopo mesi passati a cercare di consapevolizzare i colleghi dei loro piú elementari diritti sindacali bellamente ignorati, finalmente siamo arrivati al punto in cui volevo.
Ovviamente non ci siamo arrivati grazie alle mie potenti arti persuasive, ma a causa di minaccie di licenziamento per le piú futili scuse che malcelano la necessitá di tagli al personale.
Poco importa.
Ora il mio cellulare trilla di continuo per i messaggi e le chiamate;
stormi di biglietti planano sulla mia scrivania invariabilmete sigillati dalla preghiera di essere distrutti dopo la lettura. Paranoici.

Improvvisamente, gli stessi colleghi che ai ripetuti rifiuti di trascorrere il mio tempo libero in loro compagnia per andare a ballare/bere/mangiare in posti non solo orribili e mal frequentati, ma che in un paio di sessioni avrebbero prosciugato il mio stipendio, avevano reagito praticando l'antica arte della biografia scapolare non autorizzata, oggi chiedono aiuto.
La paura di essere buttati fuori mi ha trasfigura ai loro occhi in una paladina dei lavoratori con tinte retrospettive di santo martirio per le "punizioni" che mi mi furono (mi sono/mi saranno) inferte sistematicamente dopo ogni riunione in cui avevo aperto bocca.
E non so se perché i santi vadano venerati o se per una genetica predisposte alla leccaculaggine che raffinata durante secoli di evoluzione, spinge certe persone ad individuare a seconda delle circostanze quale sia il deretano piú conveniente da lambire, mi ritrovo circondata!

Per evitare i loro assalti angoscianti, sono costretta a pranzare (cellulare spento perché la suoneria non tradisca la mia posizione) chiusa nel cesso per stare un po' in pace.

Adesso nel mio tempo libero frullo fra sindacati e avvocati, raccolgo informazioni e organizzo riunioni "clandestine". Ovviamente videocamera alla mano: ne verrá fuori un documentario favoloso che spero di vendere per coprire le spese legali che nessuno si puó permettere...

Ci vediamo venerdí sera a casa di Fulvio. Portate la birra.
Ai fiori da mettere nei nostri cannoni ci penso io.

Saturday, May 10, 2008

Io gli oroscopi non li leggo.
Ignoro il mio ascendente e a cosa serva saperlo.

Peró ieri sfogliando la versione on line di Internazionale ho letto questo e mi é piaciuto tanto:

Bilancia (23 settembre - 22 ottobre)

"Quello che rende un fiume così riposante per chi lo guarda è che non ha dubbi", ha scritto il giornalista Hal Boyle. "È sicuro di arrivare dove sta andando, e non vuole andare in nessun altro posto". Il tuo compito per il resto del 2008, Bilancia, è fare esattamente lo stesso. Nei prossimi otto mesi avrai molte occasioni per diventare un fiume che scorre verso il suo destino, in sublime e sorprendente libertà.

Piove ininterrottamente da due giorni.

Io mi sforzo di capire come funziona la dichiarazione dei redditi in Spagna.

E piove sul bagnato.