Tuesday, September 30, 2008
Rullini interi, il naso per aria o schiacciato al suolo: La ricerca istintiva di prospettive diverse da quelle quotidiane.
Il mare la sabbia il vento le prime foglie d'autunno.
E domani firmo il primo contratto a tempo indeterminato della mia vita.
Sunday, September 28, 2008
S¡ sta bene in questo decennio di vita nuovo di zecca, o almeno cosí sembra visto che ne ho usato solo pochi giorni.
Fra l'altro prima di mezzanotte mentre ero a gozzovigliare in un bellissimo ristorantino in centro con le mie amiche, mi sembrava anche che in fondo trent'anni fossero cosí pochi...
Poi la corsa a casa, l'ultimo metro per passare il primo secondo di compleanno con l'Uomo e una scatola di cartone delle dimensioni di una vasca da bagno: Buon Compleanno!
Dentro 30 regali: un per ogni anno di vita vissuta, da zero a ventinove. Numerati.
Ci ho impiegato un'ora e venti per scartarli tutti.
Al quattordicesimo avevo le braccia indolenzite e rimpiangevo l'adolescenza.
Tuesday, September 23, 2008
Perché trent'anni vanno festeggiati!
E anche l'ultimo giorno da ventinovenne.

Bilancia (23 settembre - 22 ottobre)
Delfin Vigil del San Francisco Chronicle ha chiesto al chitarrista dei Social Studies quale fosse il senso della vita. Lui ha risposto: "Indossare una targhetta con il proprio nome scritto a caratteri cubitali, andare in giro con qualcosa incastrato tra i denti o avere un pezzo di carta igienica appiccicato sotto la scarpa mentre cerchi di rimorchiare una ragazza. Per vivere su questo pianeta serve umiltà". Anche se ti sembra che questa definizione rifletta bene il senso della tua vita, Bilancia, le cose stanno per cambiare. La tua definizione diventerà: cantare una canzone travolgente davanti a un pubblico adorante, e poi ritirarti dalle scene perché devi concentrarti sul tuo nuovo grande successo.
Sunday, September 21, 2008
Wednesday, September 17, 2008
Sunday, September 07, 2008
Poi peró mi sono premiata con un paio di belle feste e la preziosa compagnia di amici messicani che non vedevo da un anno.
Questa mattina dopo tanto tempo ho preso il metro delle 7:30 per tornare a casa anzicché per andare a lavoro e nonostante tutti quelli che mi circondano si sforzino di ricordarmi che mancano pochi giorni al mio trentesimo compleanno, mi sono sentita una bambina.
A zonzo nelle mie scarpette rosse.
E ho avuto voglia di saltare e ballare.

¡Orale guey!
p.s. i miei pubblici ringraziamenti a Michele per avermi regalato un'altra bellissima Polaroid.
Sunday, August 31, 2008
Ho ballato in Puglia. Messo su qualche chilo e dorato la pelle al sole.
Il pacco di cartone (con le caciotte i taralli le orecchiette fatte in casa ecc.) l'ho messo in valigia togliendo spazio ai vestiti ed è volato via con me a Barcellona, perchè l'emigrazione cambia ma in fondo mica troppo.
E' arrivato il tempo della diaspora.
Domani si torna a lavoro.
Saturday, July 26, 2008
Per non saper che fare, ho cominciato a leggerne la composizione scoprendo che dentro ci mettono i limoni...

...allora me ne é venuta voglia e mi sono alzata a comprare una bella bibitina rinfrescante dalle macchinette nel corridoio. Anche qui fra un sorso e l'altro ho letto gli ingredienti.
Cari miei, viviamo in uno strano mondo al contrario dove i limoni veri li mettono nella cera per i mobili e la limonata la fanno con gli aromi.
Thursday, July 17, 2008
Tuesday, June 24, 2008
Tuesday, June 17, 2008
Saturday, June 14, 2008
Schedatura dei Rom sotto i nostri occhi
Questa è una lettera di Giorgio Bezzecchi, vicepresidente dell’Opera Nomadi, Associazione nazionale nata nel 1965 per promuovere interventi atti a togliere gli zingari e altri nomadi dalla situazione di emarginazione in cui sono relegati. Giorgio Bezzecchi, rom, da anni lavora per la promozione sociale, politica e culturale dei rom a Milano.
La sua famiglia vive in un campo del capoluogo lombardo. Suo padre è stato deportato in un campo di concentramento, dal quale per fortuna è tornato vivo. Suo nonno, prigioniero in un altro campo di sterminio, non è sopravvissuto.
Domani tutta la sua famiglia sarà fotografata e schedata, conformemente alle attuali decisioni del prefetto che prevedono un rilevamento completo di tutti i rom residenti nel territorio milanese. È stato deciso un rilevamento di identità da parte della polizia su base esclusivamente etnica.
Credo che la sua lettera debba essere letta e ragionata. È possibile contattare sia l’Opera Nomadi di Milano, sia la cooperativa RomanoDrom, di cui Giorgio è presidente. (segreteria@operanomadimilano.org, romandrom@libero.it )
Lettera di Giorgio:
Milano, 05/06/2008
”Prossimo intervento differenziale per cittadini Italiani (censimento fotografico e schedatura-Polizia), domani mattina, presso il campo comunale di via Impastato a Milano (famiglie Bezzechi).
Sono passati 60 anni dalla promulgazione delle leggi razziali e dalla pubblicazione della rivista “La difesa della razza” di Guido Landra e dei primi rastrellamenti che sfociarono dopo un breve periodo di tempo in un ordine esplicito di “internamento degli zingari italiani” in campi di concentramento (Circ. Bocchini del 27/04/41), quei “campi del Duce” di cui in Italia si è preferito perdere la memoria.
“RICORDARE PER NON DIMENTICARE” - Sono passati sessant’anni, ma le preoccupazioni, la percezione del pericolo, I PROVVEDIMENTI PUBBLICI SONO GLI STESSI DI OGGI.
È agghiacciante quello che sta avvenendo oggi sotto i nostri occhi, a Milano.
Rimanere in SILENZIO oggi vuol dire essere responsabili dei disastri di domani.
NESSUNA collaborazione di Enti o Associazioni è giustificata. VERGOGNA!
Mi appello alla società civile, chiedo un sostegno per le comunità di Rom e Sinti milanesi.
Ricordo che domani sarà schedato anche mio padre, CITTADINO ITALIANO, che ha patito la persecuzione nazifascista con l’internamento in campo concentrazionale italiano (Tossicia).
Mio nonno deportato a Birkenau e uscito dal camino. VERGOGNA!
MI VERGOGNO, IN QUESTO MOMENTO, DI ESSERE CITTADINO ITALIANO E CRISTIANO.
Chiedo in questo momento tragico per la democrazia e la cultura a Milano e in Italia, di URLARE il proprio dissenso per questa politica razzista, incivile e becera.
RICORDO E NON DIMENTICO che oggi siamo noi, e domani…”
Rag. Giorgio Bezzecchi
(Rom, medaglia d’oro al valor civico)
COMUNICATO STAMPA DI OPERA NOMADI
L’operazione di controllo di un insediamento rom, che ha preso il via questa mattina verso le ore 5.00 in Via Impastato, 7 a Milano e che ha riguardato circa 35 persone, cittadini italiani residenti a Milano da oltre 4 decenni, ha dato il via a quello che era stato preannunciato nei giorni scorsi dal Commissario Straordinario e Prefetto di Milano come un vasto censimento di tutte le comunità rom e sinte presenti a Milano e nella Provincia.
Circa 50 agenti di Polizia di Stato, Polizia Locale e Carabinieri hanno fotografato i documenti d’identità di tutti gli appartenenti alla comunità (dati per altro già in possesso delle autorità comunali e dell’anagrafe di zona presso cui sono regolarmente iscritti), configurando così l’intera operazione come una vera e propria schedatura su base “etnica” di una parte di concittadini, in violazione dei più elementari diritti costituzionali delle persone.
L’operazione è avvenuta in assenza della stampa e di organismi autonomi di controllo, ragione per cui è ipotizzabile che gli interventi che seguiranno negli altri insediamenti, dove la consistenza numerica dei Rom e Sinti è assai maggiore e i problemi sociali più rilevanti, potrebbero dar luogo ad abusi d’autorità e procedure irregolari ancor più gravi per le persone che saranno identificate.
L’Opera Nomadi chiede che al più presto vengano quindi date effettive garanzie di tutela e rispetto dei diritti delle persone che saranno sottoposte ad operazioni di censimento del territorio e che queste avvengano nel pieno rispetto delle leggi vigenti, anziché configurarsi come iniziative discriminatorie su base etnica.
Per fare questo si chiede che alle operazioni venga autorizzata la presenza di un
comitato di controllo indipendente sul modello di quelli previsti dall’OSCE.
Nelle ultime 24 ore sono giunte all’Opera Nomadi di Milano perché trasmettessero alle famiglie di via Impasto oltre 100 lettere di solidarietà da parte di autorità politiche, culturali e associative nonché di cittadini e di molti ex deportati nei campi di concentramento.
Tutti hanno ugualmente manifestato per iscritto la loro indignazione e profonda preoccupazione per quanto sta accadendo.
Tuesday, June 03, 2008
niente più ti lega a questi luoghi,
neanche questi fiori azzurri...
via, via, neanche questo tempo grigio
pieno di musiche
e di uomini che ti sono piaciuti...

It's wonderful, it's wonderful, it's wonderful,
good luck my babe,
it's wonderful, it's wonderful, it's wonderful,
I dream of you...
chips, chips, du-du-du-du-du
Paolo Conte, Via con me.
Wednesday, May 28, 2008
I sindacati di categoria non sanno niente. I rappresentanti sindacali in azienda sono pagati dall'azienda stessa con la quale hanno stipulato un convegno nel quale hanno venudo i diritti dei lavoratori. Bella novitá.
Che fare?
Ci si cerca un avvocato cazzutissimo anche a costo di prostituirci per pagare la parcella: ormai non si torna piú indietro!
Tuesday, May 27, 2008
Quattro fogli fitti fitti di ció che da quanto abbiamo desunto dalle nostre ricerche fra un caffé e un bicchiere di rum, evidenzierebbero le violazioni dei nostri diritti.
Armati di questi fogli e di altre tonnellate di documenti ai quali si riferiscono, ieri pomeriggio una delegazione composta da me nel ruolo di portavoce, la nostra cara psicologa sarda Carla e l'avvocato partenopeo Fulvio ha incontrato i sindacati.
Dopo i primi dieci minuti in cui il sindacalista con cui avevamo appuntamento rispondeva "non lo so / bisogna controllarlo" a qualunque cosa chiedessi, incluso alle cose che non chiedevo ma affermavo, ho perso la pazienza.
Lui ha sorriso placidamente e mi ha chiesto se fossi italiana per poi aggiungere "eh, in Italia si che i sindacati hanno potere...qui non é mica cosí".
Abbiamo girato istantaneamente i tacchi per andare a rinchiuderci in un vicino baretto che si spaccia per italiano dove ci hanno proposto di provare la novitá del giorno : Cappuccino freddo (peró scritto cappucchino)!
E cosí ci siamo ritrovati sconsolati a succhiare una specie di gigantesco frappé al mascarpone con cacao e polvere di caffé e da buoni italiani sconfitti a considerare che in fondo si stava meglio quando si stava peggio.
Wednesday, May 21, 2008

Dopo mesi passati a cercare di consapevolizzare i colleghi dei loro piú elementari diritti sindacali bellamente ignorati, finalmente siamo arrivati al punto in cui volevo.
Ovviamente non ci siamo arrivati grazie alle mie potenti arti persuasive, ma a causa di minaccie di licenziamento per le piú futili scuse che malcelano la necessitá di tagli al personale.
Poco importa.
Ora il mio cellulare trilla di continuo per i messaggi e le chiamate;
stormi di biglietti planano sulla mia scrivania invariabilmete sigillati dalla preghiera di essere distrutti dopo la lettura. Paranoici.
Improvvisamente, gli stessi colleghi che ai ripetuti rifiuti di trascorrere il mio tempo libero in loro compagnia per andare a ballare/bere/mangiare in posti non solo orribili e mal frequentati, ma che in un paio di sessioni avrebbero prosciugato il mio stipendio, avevano reagito praticando l'antica arte della biografia scapolare non autorizzata, oggi chiedono aiuto.
La paura di essere buttati fuori mi ha trasfigura ai loro occhi in una paladina dei lavoratori con tinte retrospettive di santo martirio per le "punizioni" che mi mi furono (mi sono/mi saranno) inferte sistematicamente dopo ogni riunione in cui avevo aperto bocca.
E non so se perché i santi vadano venerati o se per una genetica predisposte alla leccaculaggine che raffinata durante secoli di evoluzione, spinge certe persone ad individuare a seconda delle circostanze quale sia il deretano piú conveniente da lambire, mi ritrovo circondata!
Per evitare i loro assalti angoscianti, sono costretta a pranzare (cellulare spento perché la suoneria non tradisca la mia posizione) chiusa nel cesso per stare un po' in pace.
Adesso nel mio tempo libero frullo fra sindacati e avvocati, raccolgo informazioni e organizzo riunioni "clandestine". Ovviamente videocamera alla mano: ne verrá fuori un documentario favoloso che spero di vendere per coprire le spese legali che nessuno si puó permettere...
Ci vediamo venerdí sera a casa di Fulvio. Portate la birra.
Ai fiori da mettere nei nostri cannoni ci penso io.
Saturday, May 10, 2008
Ignoro il mio ascendente e a cosa serva saperlo.
Peró ieri sfogliando la versione on line di Internazionale ho letto questo e mi é piaciuto tanto:
Bilancia (23 settembre - 22 ottobre)
"Quello che rende un fiume così riposante per chi lo guarda è che non ha dubbi", ha scritto il giornalista Hal Boyle. "È sicuro di arrivare dove sta andando, e non vuole andare in nessun altro posto". Il tuo compito per il resto del 2008, Bilancia, è fare esattamente lo stesso. Nei prossimi otto mesi avrai molte occasioni per diventare un fiume che scorre verso il suo destino, in sublime e sorprendente libertà.