Sunday, August 31, 2008
Ho ballato in Puglia. Messo su qualche chilo e dorato la pelle al sole.
Il pacco di cartone (con le caciotte i taralli le orecchiette fatte in casa ecc.) l'ho messo in valigia togliendo spazio ai vestiti ed è volato via con me a Barcellona, perchè l'emigrazione cambia ma in fondo mica troppo.
E' arrivato il tempo della diaspora.
Domani si torna a lavoro.
Saturday, July 26, 2008
Per non saper che fare, ho cominciato a leggerne la composizione scoprendo che dentro ci mettono i limoni...

...allora me ne é venuta voglia e mi sono alzata a comprare una bella bibitina rinfrescante dalle macchinette nel corridoio. Anche qui fra un sorso e l'altro ho letto gli ingredienti.
Cari miei, viviamo in uno strano mondo al contrario dove i limoni veri li mettono nella cera per i mobili e la limonata la fanno con gli aromi.
Thursday, July 17, 2008
Tuesday, June 24, 2008
Tuesday, June 17, 2008
Saturday, June 14, 2008
Schedatura dei Rom sotto i nostri occhi
Questa è una lettera di Giorgio Bezzecchi, vicepresidente dell’Opera Nomadi, Associazione nazionale nata nel 1965 per promuovere interventi atti a togliere gli zingari e altri nomadi dalla situazione di emarginazione in cui sono relegati. Giorgio Bezzecchi, rom, da anni lavora per la promozione sociale, politica e culturale dei rom a Milano.
La sua famiglia vive in un campo del capoluogo lombardo. Suo padre è stato deportato in un campo di concentramento, dal quale per fortuna è tornato vivo. Suo nonno, prigioniero in un altro campo di sterminio, non è sopravvissuto.
Domani tutta la sua famiglia sarà fotografata e schedata, conformemente alle attuali decisioni del prefetto che prevedono un rilevamento completo di tutti i rom residenti nel territorio milanese. È stato deciso un rilevamento di identità da parte della polizia su base esclusivamente etnica.
Credo che la sua lettera debba essere letta e ragionata. È possibile contattare sia l’Opera Nomadi di Milano, sia la cooperativa RomanoDrom, di cui Giorgio è presidente. (segreteria@operanomadimilano.org, romandrom@libero.it )
Lettera di Giorgio:
Milano, 05/06/2008
”Prossimo intervento differenziale per cittadini Italiani (censimento fotografico e schedatura-Polizia), domani mattina, presso il campo comunale di via Impastato a Milano (famiglie Bezzechi).
Sono passati 60 anni dalla promulgazione delle leggi razziali e dalla pubblicazione della rivista “La difesa della razza” di Guido Landra e dei primi rastrellamenti che sfociarono dopo un breve periodo di tempo in un ordine esplicito di “internamento degli zingari italiani” in campi di concentramento (Circ. Bocchini del 27/04/41), quei “campi del Duce” di cui in Italia si è preferito perdere la memoria.
“RICORDARE PER NON DIMENTICARE” - Sono passati sessant’anni, ma le preoccupazioni, la percezione del pericolo, I PROVVEDIMENTI PUBBLICI SONO GLI STESSI DI OGGI.
È agghiacciante quello che sta avvenendo oggi sotto i nostri occhi, a Milano.
Rimanere in SILENZIO oggi vuol dire essere responsabili dei disastri di domani.
NESSUNA collaborazione di Enti o Associazioni è giustificata. VERGOGNA!
Mi appello alla società civile, chiedo un sostegno per le comunità di Rom e Sinti milanesi.
Ricordo che domani sarà schedato anche mio padre, CITTADINO ITALIANO, che ha patito la persecuzione nazifascista con l’internamento in campo concentrazionale italiano (Tossicia).
Mio nonno deportato a Birkenau e uscito dal camino. VERGOGNA!
MI VERGOGNO, IN QUESTO MOMENTO, DI ESSERE CITTADINO ITALIANO E CRISTIANO.
Chiedo in questo momento tragico per la democrazia e la cultura a Milano e in Italia, di URLARE il proprio dissenso per questa politica razzista, incivile e becera.
RICORDO E NON DIMENTICO che oggi siamo noi, e domani…”
Rag. Giorgio Bezzecchi
(Rom, medaglia d’oro al valor civico)
COMUNICATO STAMPA DI OPERA NOMADI
L’operazione di controllo di un insediamento rom, che ha preso il via questa mattina verso le ore 5.00 in Via Impastato, 7 a Milano e che ha riguardato circa 35 persone, cittadini italiani residenti a Milano da oltre 4 decenni, ha dato il via a quello che era stato preannunciato nei giorni scorsi dal Commissario Straordinario e Prefetto di Milano come un vasto censimento di tutte le comunità rom e sinte presenti a Milano e nella Provincia.
Circa 50 agenti di Polizia di Stato, Polizia Locale e Carabinieri hanno fotografato i documenti d’identità di tutti gli appartenenti alla comunità (dati per altro già in possesso delle autorità comunali e dell’anagrafe di zona presso cui sono regolarmente iscritti), configurando così l’intera operazione come una vera e propria schedatura su base “etnica” di una parte di concittadini, in violazione dei più elementari diritti costituzionali delle persone.
L’operazione è avvenuta in assenza della stampa e di organismi autonomi di controllo, ragione per cui è ipotizzabile che gli interventi che seguiranno negli altri insediamenti, dove la consistenza numerica dei Rom e Sinti è assai maggiore e i problemi sociali più rilevanti, potrebbero dar luogo ad abusi d’autorità e procedure irregolari ancor più gravi per le persone che saranno identificate.
L’Opera Nomadi chiede che al più presto vengano quindi date effettive garanzie di tutela e rispetto dei diritti delle persone che saranno sottoposte ad operazioni di censimento del territorio e che queste avvengano nel pieno rispetto delle leggi vigenti, anziché configurarsi come iniziative discriminatorie su base etnica.
Per fare questo si chiede che alle operazioni venga autorizzata la presenza di un
comitato di controllo indipendente sul modello di quelli previsti dall’OSCE.
Nelle ultime 24 ore sono giunte all’Opera Nomadi di Milano perché trasmettessero alle famiglie di via Impasto oltre 100 lettere di solidarietà da parte di autorità politiche, culturali e associative nonché di cittadini e di molti ex deportati nei campi di concentramento.
Tutti hanno ugualmente manifestato per iscritto la loro indignazione e profonda preoccupazione per quanto sta accadendo.
Tuesday, June 03, 2008
niente più ti lega a questi luoghi,
neanche questi fiori azzurri...
via, via, neanche questo tempo grigio
pieno di musiche
e di uomini che ti sono piaciuti...

It's wonderful, it's wonderful, it's wonderful,
good luck my babe,
it's wonderful, it's wonderful, it's wonderful,
I dream of you...
chips, chips, du-du-du-du-du
Paolo Conte, Via con me.
Wednesday, May 28, 2008
I sindacati di categoria non sanno niente. I rappresentanti sindacali in azienda sono pagati dall'azienda stessa con la quale hanno stipulato un convegno nel quale hanno venudo i diritti dei lavoratori. Bella novitá.
Che fare?
Ci si cerca un avvocato cazzutissimo anche a costo di prostituirci per pagare la parcella: ormai non si torna piú indietro!
Tuesday, May 27, 2008
Quattro fogli fitti fitti di ció che da quanto abbiamo desunto dalle nostre ricerche fra un caffé e un bicchiere di rum, evidenzierebbero le violazioni dei nostri diritti.
Armati di questi fogli e di altre tonnellate di documenti ai quali si riferiscono, ieri pomeriggio una delegazione composta da me nel ruolo di portavoce, la nostra cara psicologa sarda Carla e l'avvocato partenopeo Fulvio ha incontrato i sindacati.
Dopo i primi dieci minuti in cui il sindacalista con cui avevamo appuntamento rispondeva "non lo so / bisogna controllarlo" a qualunque cosa chiedessi, incluso alle cose che non chiedevo ma affermavo, ho perso la pazienza.
Lui ha sorriso placidamente e mi ha chiesto se fossi italiana per poi aggiungere "eh, in Italia si che i sindacati hanno potere...qui non é mica cosí".
Abbiamo girato istantaneamente i tacchi per andare a rinchiuderci in un vicino baretto che si spaccia per italiano dove ci hanno proposto di provare la novitá del giorno : Cappuccino freddo (peró scritto cappucchino)!
E cosí ci siamo ritrovati sconsolati a succhiare una specie di gigantesco frappé al mascarpone con cacao e polvere di caffé e da buoni italiani sconfitti a considerare che in fondo si stava meglio quando si stava peggio.
Wednesday, May 21, 2008

Dopo mesi passati a cercare di consapevolizzare i colleghi dei loro piú elementari diritti sindacali bellamente ignorati, finalmente siamo arrivati al punto in cui volevo.
Ovviamente non ci siamo arrivati grazie alle mie potenti arti persuasive, ma a causa di minaccie di licenziamento per le piú futili scuse che malcelano la necessitá di tagli al personale.
Poco importa.
Ora il mio cellulare trilla di continuo per i messaggi e le chiamate;
stormi di biglietti planano sulla mia scrivania invariabilmete sigillati dalla preghiera di essere distrutti dopo la lettura. Paranoici.
Improvvisamente, gli stessi colleghi che ai ripetuti rifiuti di trascorrere il mio tempo libero in loro compagnia per andare a ballare/bere/mangiare in posti non solo orribili e mal frequentati, ma che in un paio di sessioni avrebbero prosciugato il mio stipendio, avevano reagito praticando l'antica arte della biografia scapolare non autorizzata, oggi chiedono aiuto.
La paura di essere buttati fuori mi ha trasfigura ai loro occhi in una paladina dei lavoratori con tinte retrospettive di santo martirio per le "punizioni" che mi mi furono (mi sono/mi saranno) inferte sistematicamente dopo ogni riunione in cui avevo aperto bocca.
E non so se perché i santi vadano venerati o se per una genetica predisposte alla leccaculaggine che raffinata durante secoli di evoluzione, spinge certe persone ad individuare a seconda delle circostanze quale sia il deretano piú conveniente da lambire, mi ritrovo circondata!
Per evitare i loro assalti angoscianti, sono costretta a pranzare (cellulare spento perché la suoneria non tradisca la mia posizione) chiusa nel cesso per stare un po' in pace.
Adesso nel mio tempo libero frullo fra sindacati e avvocati, raccolgo informazioni e organizzo riunioni "clandestine". Ovviamente videocamera alla mano: ne verrá fuori un documentario favoloso che spero di vendere per coprire le spese legali che nessuno si puó permettere...
Ci vediamo venerdí sera a casa di Fulvio. Portate la birra.
Ai fiori da mettere nei nostri cannoni ci penso io.
Saturday, May 10, 2008
Ignoro il mio ascendente e a cosa serva saperlo.
Peró ieri sfogliando la versione on line di Internazionale ho letto questo e mi é piaciuto tanto:
Bilancia (23 settembre - 22 ottobre)
"Quello che rende un fiume così riposante per chi lo guarda è che non ha dubbi", ha scritto il giornalista Hal Boyle. "È sicuro di arrivare dove sta andando, e non vuole andare in nessun altro posto". Il tuo compito per il resto del 2008, Bilancia, è fare esattamente lo stesso. Nei prossimi otto mesi avrai molte occasioni per diventare un fiume che scorre verso il suo destino, in sublime e sorprendente libertà.
Monday, April 14, 2008
Sunday, April 06, 2008
Io peró sono piú testarda di loro: se un catalogo di biancheria femminile li ha tenuti a bada per un pó, voglio proprio vedere come reagiranno quando mi saró fatta un abbonamento ad una rivista porno!
Tuesday, April 01, 2008
Non è stato un caso.
Ma tranquilli, é stato un mese che si puó riassumere cosí: un susseguirsi di piccole battaglie sindacali tenacemente intraprese e perse un giorno dietro l'altro, senza mai demordere:
I miei colleghi mi appoggiano. Nella pausa pranzo.
Il tutto contrappuntato da piccoli quanto fastidiosi incidenti:
Degna di menzione la prima otturazione della prima carie nella lunga e onorata storia della mia dentatura. Il dentista giovane e carino si é rivelato anche parecchio bravo, peccato che mentre mi stesse trapanando il fottuto dente del giudizio abbia sofferto una lussazione della mandibola. O come sarebbe piú corretto dire, sublussazione, perché quando ho capito cosa mi era successo me la sono rimessa a posto con le mie proprie manine sante e ho invitato il dentista a darsi una mossa perché non avevo ancora pranzato ed erano le cinque!
In secondo luogo ho lavorato la domenica di Pasqua (senza percepire una paga extra): per la serie tu ci rompi i coglioni con le tue rivendicazioni del cazzo e noi ti puniamo inchiodantoti con tutte le piú fastidiose postille del contratto che hai firmato.
Di ritorno a casa ero cosí furente che ho pensato bene di rompre a testate l'uovo di cioccolata che il buon Michele mi aveva comprato per rallegrarmi. Inutile dire che ne ho solo guadagnato un bel mal di testa e un bernoccolo in mezzo alla fronte...
E a proposito di mal di testa, quando pensavo di gettare la spugna coi maledetti ragazzini che si divertono a giocare a tirare la palla o qualunque oggetto gli capiti sotto tiro contro la mia finestra e non ne vogliono sapere di farla finita ne con le buone (io che cerco di fare l'amica maggiore) né con le cattive (la vicina che minaccia di restituirgli per via rettale gli oggetti che colpiscono la sua abitazione), ho visto la luce!
Uscendo di casa la soluzione mi aspettava stropicciata sul marciapiede, vicino alla spazzatura.
L'ho preso a calci, distrattamente, fino a spingerlo nel solito angolino in cui si riuniscono per cominciare a romprere i coglioni al quartiere tutto e ho aspettato.
Puntualmente sono arrivati schiamazzando, poi l'hanno visto.
Ed é stato il silenzio.
Santificati siano i cataloghi di biancheria femminile!!!
Friday, February 29, 2008
Il caro Luciano ben consapevole delle mie debolezze, di ritorno dal Perú mi ha portato una bottiglia di Pisco che non ho ancora avuto tempo di aprire e ora, ricevuta da un amico cileno la ricetta del Pisco Sour, torno a casa determinata ad offrire a me stessa e all'Uomo il miglior apperitivo della storia.
Damas y caballeros...la RICETTA:
Su receta clásica es el 3-1-1, es decir 3 partes de pisco, 1 de jarabe de goma y 1 de jugo de limón. Esto se pone en una licuadora, a mitad llena de cubos de hielo, y se licúa hasta fusión completa del hielo. Antes de apagar la licuadora se le agrega una clara de huevo, para que levante espuma, y se sirve el Pisco Sauer con unas gotas de amargo de Angostura.
Ich bring dir's!
Wednesday, January 30, 2008
Con questo freddo riesco solo a pensare che vorrei appartenere ad un'altra specie animale: una di quelle intelligenti che d'inverno emigrano a sud o vanno in letargo.
Invece mi é toccata quella (stupida) che ha inventato il cappotto.
Mi innietto nelle vene della cittá e scorro veloce; Le linee del metro sulla mappa disegnano strane linee colorate e io fantastico di star viaggiando dentro un quadro di Kandinsky.
Alla fermata di Plaza Catalunya c'é sempre una inquietante emorraggia di passeggeri: scendo anch'io di corsa un pó per scaldarmi, un pó perché sono sempre in ritardo.
E dalla scrivania del mio ufficio finalmente mi godo l'alba su Barcellona e un caffé fumante.
Buona giornata.
Sunday, December 23, 2007
Saluto mio padre mia madre e mia sorella.
Registro i cambiamenti di una casa che ho lasciato più di dieci anni fa.
Ripasso i titoli dei miei libri con lo sguardo e con le dita.
Qualcuno ha messo Jane Austen tra Albert Camus e Adolf Huxley.
Chi mi conosce sa che cosa questo significhi per me;
ma mentre penso di dover dare un senso a tutto ciò mi si apre tra le mani il libro della Austen e leggo:
“Accade a volte che una donna a ventinove anni sia più bella che a diciannove”.
Saggia donna. Resta pure dove ti pare.
Thursday, December 20, 2007
Sunday, December 09, 2007
Saturday, December 01, 2007
Friday, November 23, 2007
Stanca di troppo lavoro e poche ore di sonno, ho scartavetrato un vecchio mobile recuperato dalla spazzatura e l'ho dipinto di arancione.
Un'ondata di freddo ci ha costretti alle finestre chiuse e la casa profuma di vernice. Mi piace un sacco quest'odore: mi fa pensare alle cose nuove e al disordine allegro dei cambiamenti.
Così comincia il mio fine settimana...
Sunday, November 04, 2007
L'ho comprato in internet da un internet-poit o cyber, come lo chiamano qui;
Stavo per andarmene, quasi soddisfatta, quando ho sentito la preghiera di un ragazzo mussulmano provenire dall'angolo piú nascosto di questo posto.
Pregava in videochiamata davanti al computer. Sussurrava con le mani giunte davanti alla bocca.
Era di spalle, ma ho potuto vedergli il viso dalla finestra della webcam aperta sul suo schermo; Nell'altra, quella della persona con cui era in comunicazione, ho spiato solo un brandello di tessuto azzurro. Ferma in piedi alle sue spalle, ipnotizzata dalla cantilena che sussurrava, ho ripreso coscienza di me stessa solo quando si é zittito e ha cominciato a oscillare, e la persona dall'altra parte del mondo pure, cosí ho potuto vederla: Era una giovane donna, la stoffa azzurra il suo velo.
Stavano piangendo entrambi in silenzio con gli occhi fissi sulla tastiera.
Anche a me é venuto un nodo alla gola.
E ho trovato la voglia di tornare a casa.
Friday, October 26, 2007
Invece no.
Magari peró sono in tempo per chiedere che mi lasciate sotto il povero abete pieno di pallette (che mia madre ha sempre l'indecenza di addobbare vicino al camino) una nuova religione per la mia famiglia. Va bene una qualunque, purché che celebri i suoi rituali in bassa stagione. Grazie.
p.s. se qualcuno mi trova un volo da Barcellona a Bari che costi meno di 350 euro, andata il 22 dicembre, ritorno il 30, io lo supplico e scongiuro di farmelo sapere al piú presto.
Hasta la victoria siempre, compañeros!
Thursday, September 27, 2007
Si sfilaccia e io non riesco a tenere insieme i fili.
Molti preparano le valige, altri sono già dall'altra parte dell'Oceano.
Mancano il tempo per scrivere e i soldi per telefonare.
Barcellona d'autunno è bellissima.
Io sogno l'estate dell'America Latina.
Thursday, September 13, 2007
Anche quel liquido marrone e caldo secreto dalle viscere del distributore automatico previa immissione di centesimi 30, riesce ad avere un buon sapore
se
il trentenne rampante del tuo capo nella sua giacca finto-elegante-very-sintetica indottrinando le nuove leve le esorta a gran voce ad inviare i curriculumS (marcando la esse), nel tuo campo auditivo e tu sorseggiando non puoi fare a meno di chiedere sghignazzando:“CurriculumS?” E sentirti rispondere con aria di superioritá: “Certo, CURRICULUMS!!! E' plurale!!!”
Potergli spiegare che curriculum è latino e che il suo plurale è curricula è come la panna in quella ciofeca. Sculettare fino alla tua scrivania é opzionale ma perché non approfittare per mettere in mostra culo e faccia di culo nella stessa mossa se entrambi lasciano senza parole?
Wednesday, June 13, 2007
Wednesday, May 02, 2007
Monday, April 23, 2007
Thursday, April 19, 2007
...e giá che ci siete, continuate a farvi del male con questa canzone di cui offro gentilmente il testo (e se servisse, chiedete pure traduzione)
Leon Gieco - De Igual A Igual
Soy bolita en Italia, soy colombo en Nueva York, soy sudaca por España y paragua de Asunción.Español en Argentina, alemán en Salvador, un francés se fue pa' Chile, japonés en Ecuador.El mundo está amueblado con maderas del Brasily hay grandes agujerosen la selva misionera. Europa no recuerdade los barcos que mandó Gente herida por la guerraesta tierra la salvó. Si me pedís que vuelva otra vez donde nací yo pido que tu empresa se vaya de mi país Y así será de igual a igual Y así será de igual a igual.
Tico, nica, el boricua,arjo, mejo, el panameñohacen cola en la Embajadapara conseguir un sueño.En tanto el gran ladrón,lleno de antecedentes,si lo para Inmigración pide por el presidente.Los llamados ilegales que no tienen documentos son desesperanzados sin trabajo y sin aliento.Ilegales son los quedejaron ir a PinochetInglaterra se jactabade su honor y de su ley.
Wednesday, April 04, 2007
A proposito del documentario e per dare il mio contributo di Settimana Santa, prossimamente pubblicheró le immagini della mia Passione: lividi che mi maculano gambe e braccia mentre mi trascino in sú e in giú per Barcellona crocifissa su tre cavalletti e abbracciando una videocamera.
Ustioni varie e sanguinanti provocate dai fari usati per le interviste e una corona di cavi.
Torno a scrivere quando resuscito.
Thursday, March 08, 2007
Thursday, February 22, 2007
(...e pensare che siamo tutti preoccupati per la caduta di questo Governo...
Siamo messi maluccio, no?)
10 aprile 2006 - L'Unione vince le elezioni e conquista una maggioranza netta di seggi alla Camera grazie ad un vantaggio di soli 25 mila voti (lo 0,06%), ma ha una maggioranza risicatissima al Senato, solo grazie al voto degli italiani all'estero. 16 maggio - Il nuovo presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dà a Prodi l'incarico di formare il nuovo governo. Il giorno dopo Prodi scioglie la riserva, presenta la lista dei 25 ministri e giura. Il 18 sono nominati i sottosegretari. Il 19 il Senato vota la fiducia (165 sì, 155 no), la Camera il 23. 23 maggio - Prodi interviene contro le esternazioni dei ministri nei primi giorni di governo: "Abbiamo detto la serietà al governo il che vuol dire che bisogna lavorare a testa bassa e parlare soltanto quando è stata presa una decisione". 1 giugno - Il Consiglio dei ministri nomina vice ministri dieci sottosegretari. 4 giugno - A San Martino in Campo (Pg) Prodi e i ministri si incontrano per due giorni. Prodi avverte: le responsabilità di governo devono venire prima di quelle di partito. 28 giugno - Il Senato vota la fiducia al governo sul decreto di proroga per gli atti regolamentari. E' il primo degli 11 voti di fiducia chiesti dal governo Prodi. 30 giugno - Il Cdm vara il decreto sulla competitività che provoca le proteste di tassisti e liberi professionisti. 7 luglio - Il Consiglio dei ministri approva il Dpef, ma alla votazione non prende parte il ministro della solidarietà sociale, Paolo Ferrero, del Prc. 27 luglio - La Camera approva l'indulto. La maggioranza si divide. L'Italia dei valori vota contro, il Pdci si astiene. Il 29 l'indulto passa anche al Senato.
28 luglio - Il Senato approva il decreto sulle missioni all'estero (Afghanistan in primis) con il secondo dei due voti di fiducia chiesti dal governo per ottenere il sì dei dissidenti. 2 agosto - La Camera conferma la fiducia al governo Prodi sulla manovra bis. 28 agosto - Il Consiglio dei ministri approva il decreto per la partecipazione italiana alla missione dell'Onu in Libano. 7 settembre - Il senatore De Gregorio, eletto nelle liste dell'Idv, lascia il partito di Di Pietro e si svincola dall'Unione. La situazione al Senato diventa ancora più difficile. 13 settembre - La presidenza del consiglio smentisce un "presunto coinvolgimento del governo nella pianificazione delle operazioni condotte dal gruppo Telecom". Il 18 Angelo Rovati si dimette da consigliere della presidenza del consiglio. 22 settembre - Un consiglio dei ministri straordinario approva un decreto contro gli abusi nelle intercettazioni. 30 settembre - Al termine di giornate di tensione nella maggioranza, il governo annuncia il varo di una manovra finanziaria da 33,4 miliardi. 11 ottobre - La Camera approva la mozione del centrosinistra che blocca la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina. 12 ottobre - Il Consiglio dei Ministri approva il disegno di legge Gentiloni sul passaggio delle tv al digitale terrestre. 13 ottobre - Prodi viene ricevuto da Papa Benedetto XVI. 23 ottobre - La Camera approva definitivamente la legge Mastella, che modifica parti della riforma dell'ordinamento giudiziario varato nella precedente legislatura. 28 ottobre - Vertice di Prodi con ministri, partiti e capigruppo della maggioranza a Villa Pamphili. 4 novembre - Si svolge a Roma un corteo contro la precarietà al quale pertecipano i vertici di Verdi, Pdci e Prc. 19 novembre - Prodi critica la presenza di Diliberto al corteo del 18 per la Palestina:"Basta giocare con la piazza". 20 novembre - Il Consiglio dei ministri nomina i nuovi vertici dei Servizi. Al Sismi va Bruno Branciforte, al Sisde Franco Gabrielli, al Cesis Giuseppe Cucchi. 1 dicembre - Alla presenza del ministro della Difesa, Arturo Parisi, viene ammainato il tricolore a Nassiriya e si conclude formalmente la missione italiana in Iraq. 10 dicembre - Prodi è contestato al Motor Show di Bologna. 11 gennaio 2007 - Comincia a Caserta il seminario di Governo che vede riunite per due giorni tutti i leader e le forze della maggioranza. Prodi nega la contrapposizione tra riformisti e radicali e lancia l'agenda per la crescita. La riforma delle pensioni non farà parte dei provvedimenti immediati. A margine, il Cdm approva il piano per il rilancio del mezzogiorno. 16 gennaio - Prodi, durante la visita in Romania, dice che si farà l'ampliamento della base di Vicenza, chiesto dagli Usa. 25 gennaio - Il Consiglio dei ministri approva il pacchetto Bersani sulle liberalizzazioni. Novità su assicurazioni auto, ricariche telefoniche, trasparenza del prezzo dei carburanti, libertà di recesso da abbonamenti a tv, telefonia e internet. 31 gennaio - La Camera approva la mozione dell'Unione sulle coppie di fatto. L'Udeur vota con la Cdl. L'esito del voto spiana la strada alla presentazione del ddl Bindi-Pollastrini. 1 febbraio - Il Senato approva un odg della Cdl che sostiene la relazione e la posizione del governo sull'allargamento della base militare Usa di Vicenza espressa dal ministro della difesa Arturo Parisi, mentre la maggioranza vota contro. 7 febbraio - Dopo gli incidenti di Catania-Palermo e l'uccisione dell'ispettore di polizia Filippo Raciti il Consiglio dei ministri approva il decreto legge e il disegno di legge contro la violenza negli stadi. 8 febbraio - Il Consiglio dei ministri approva il ddl sulle unione delle coppie di fatto, anche omosessuali: i "Dico". Assenti Mastella e Pecoraro Scanio.
Tuesday, January 02, 2007
Saturday, December 30, 2006
Ora penso fuori sincro.
Buona notte.
Because The Night.
Take me now, baby, here as I am/Hold me close, try and understand/Desire is hunger is the fire/ I breatheLove is a banquet on which we feed/Come on now, try and understand/The way I feel under your command/Take my hand, come under cover/They can't hurt you now/Because the night belongs to lovers/Because the night belongs to lust/Because the night belongs to lovers/Because the night belongs to us/Have I doubt, baby, when I'm alone/Love is a ring on the telephone/Love is an angel, disguised as lust/Here in our bed 'til the morning comes/Come on now, try and understand/The way I feel under your command/Take my hand, come under cover/They can't hurt you now/Because the night belongs to lovers/Because the night belongs to lust/Because the night belongs to lovers/Because the night belongs to us/With love we sleep, with doubt the vicious circle turns, andburns/Without you, I cannot live, forgive the yearning burning/I believe in love too real to feel, take me now, take me now,take me now/Because the night belongs to lovers/Because the night belongs to lust/Because the night belongs to lovers/Because the night belongs to us.
Thursday, December 21, 2006
Monday, November 27, 2006
Non scrivo da un secolo: troppe cose da fare!
Ultimi aggiornamenti sulla mia vita : sono completamente assorbita dal mio documentario sulla speculazione immobiliaria a Barcellona, dai bagordi, nonché dal ricevere e ospitare amici e perfetti sconosciuti (a proposito, la mia mail é nel profilo: se qualcuno avesse bisogno...mi contatti con un margine minimo di anticipo...).
Saluti a tutti e un abbraccio a i miei amichetti: lo so che sono una merda a non farmi mai sentire, ma voi abbiate pazienza...
Friday, November 10, 2006
Sunday, November 05, 2006
Sunday, October 29, 2006
Friday, October 27, 2006
Wednesday, October 25, 2006
Sunday, October 15, 2006
Tuesday, October 10, 2006
Saturday, October 07, 2006
Se fossi solo un pò più cinica potrei far partire la campagna di adozione a distanza:
mettete da parte ogni giorno quell'euro che spendereste per il caffè e a fine mese depositatelo sul mio conto corrente.
Vi ricompenserò inviandovi delle foto che mi ritraggono sporca, malnutrita e con le mosche intorno agli occhioni sgranati.
Con un piccolo extra (diciamo il corrispettivo di caffè + brioches) potete convertirmi alla religione che più vi aggrada.
Ma non sono così cinica.
E vi voglio bene brutte bestie: qualcuno di voi mi manca già...
p.s. Sono a pagina 190 e fischia delle 253 della finanziaria 2007. Mi sono scaricata il testo integrale della manovra e me lo sto leggendo prima di mettermi a letto. Sono una schifosa masochista.
Thursday, October 05, 2006
Il bellissimo furgone rosso di Michele carico di tutta la mia vita e della sua è stato rubato a Bologna questo fottutissimo pomeriggio.
Sapete cosa vuol dire non avere più niente?
Gli ultimi dieci anni delle nostre vite inghiottiti in un buco nero: niente più libri, dischi, cappelli, foto, negativi, lettere, computer, maglioni, scarpe, borse, gonne, disegni, pantaloni, cappotti, la cravatta rossa della laurea, valige, quaderni, zaini, videoregistratore, cavalletto, obbiettivi, sacchi a pelo...più niente di niente.
Riusciranno i nostri eroi a raggiungere Barcellona?
Sunday, October 01, 2006
E sono anche il mio animale guida in questi giorni in cui il trasloco imminente ha reso la mia stanza non troppo dissimile ad una discarca. O se vi sembra più poetico potete immaginarmi garrire (?) in un oceano di valige stracolme e pacchi di ogni genere e forma.
Pensavo: cavolo, quante qualità diverse di "vuoto" esistono. Cioè, io stavo per lasciare la mia stanza vuota, invece dovevo lasciare vuota una stanza qualunque. C'è un vuoto calpestabile e uno volatile: menomale che me ne sono accorta per tempo altrimenti avrei dimenticato la zanzariera arancione e l'aeroplanino di legno!

Comunque, domani (ri)lascio la Toscana. Di lì a breve, l'Italia.
Come sempre non ho salutato tutte le persone che avrei voluto: mi dispiace, sono un disastro in queste cose. Dove vado lo sapete già (per i più rimbambiti: Barcellona).
Appena possibile vi comunicherò più precisamente dove cercarmi se vi venisse la voglia.
Monday, September 04, 2006
Saturday, September 02, 2006
Ascolto la nona sinfonia di Mahler: musica all'altezza della mia rabbia guida le dita veloci in protesta su questa tastiera.
Vedo lo schermo annebbiato ma non so se sto piangendo.
Se non fossero le tre di notte, se mamma e papà non stessero dormendo un paio di stanze più in là cercherei il violoncello e brandirei l'archetto come il bastone di un cieco.
Thursday, August 10, 2006
Mi addormento sognando di me che con un fucile sparo alle stelle per farle cadere: ogni colpo un desiderio.
Mi sveglio e fra le mani ho un piccolo sole sorridente di creta tornato con Ida dal suo viaggio ad est: "Grazie, lo appenderò nella mia nuova casa."

E' ufficiale: presto la mia nuova casa sarà a Barcellona.
Wednesday, July 19, 2006
12:39:13
World Jump Day
[...]
Might as well jump. Jump!
Go ahead and jump
Get it in, jump. Jump!
Go ahead and jump
Jump! Jump! Jump! Jump!
[...]
Van Hallen.
Wednesday, July 05, 2006
Un messaggio di Chiara al cellulare di Sandro al ventesimo minuto del primo tempo: è in Brasile e le è saltata la corrente! Arachidi-patatine-parmiggiana-birra-sigarette corrette passate di mano in mano. Il goal di Grosso che arriva quasi allo scadere del secondo tempo supplementare, poco prima che Fabrizio dichiarasse che in caso si fosse arrivati ai rigori lui non avrebbe guardato.
Luca è al telefono con Maria, amica portoghese, che guarda la partita da Parigi: non si dicono neppure ciao, ridono della complicità di due persone che conoscono il motivo di una telefonata prima ancora di fiatare.
Michele ha già perso la voce da un pezzo ma trova ancora la forza di esultare due minuti dopo quando anche Del Piero riesce a segnare.
E nel delirio generale il cane di Pasquale pensa bene di azzannare le chiappe della padrona di casa.
Dopo dodici anni l'Italia è in finale!!!
Un pensiero all'assenza di Elisa che ora è a Bangkok e forse dorme.
Friday, June 30, 2006
Il caldo torrido pugliese ha fornito l'alibi e la mia coscienza ecologista in combutta con il mio spirito da rompicoglioni esigevano la coerenza di non cedere alle lusinghe del condizionatore dopo aver tanto spaccato le palle ai miei.
Però ho divorato libri e vomitato fiumi di inchiostro.
E questa è stata cosa buona e giusta come pure tornarsene più in fretta possibile al fresco della campagna senese dove anche ad agosto si dorme con la copertina e si può tirare con l'arco direttamante dalla finestra del cesso cavalcando il water come una moderna amazzone e coltivare la pia illusione di mangiare fagiano per cena. E anche qualche zucchina, per sicurezza.
Monday, June 19, 2006
Nel mio caso, si è manifestata ieri trascinandomi su e giù per i due piani di scale della mia ex Facoltà trasportando tavoli, facendo fotocopie, inchiodando quadri assurdi in posti improbabili, impacchettando e spacchettando libri, ma soprattutto facendomi sorbire 12 ore del solito circo di umanità (poco) varia degli studenti di Lettere in pompa magna per l'evento "Facoltà creativa", col sorriso sulle labbra*.
Evento degno di menzione e commozione della giornata: ho incontrato nel giardino della biblioteca il buon vecchio Marco (che aveva levato le tende da questo posto senza prendersi una laurea perchè voleva fare il musicista) e tutto il resto (di quel che è rimasto) del gruppo. Non vedevo un loro concerto da almeno sei anni e ne sono rimasta sorpresa: sono diventati bravi!
Perciò, io ora vi dico come si chiamano, voi cliccate sul nome, andate sul loro sito vi fate un giro e mi fate sapere...va bene?
Bene. Loro sono gli Elton Junk
E io ieri sono stata proprio bene.
*se si escludono i cedimenti strutturali durante la performance (immancabile) di danza indiana o le esibizioni (come attore, musicista, cantante ecc...) di tale Edoardo.
Monday, June 12, 2006
Ma non considerava il fattore trompe l'oeil sul quale io -modestamente-
ho una discreta esperienza.
Questo per dire a chi (si e) mi chiedeva via mail che fine avessi fatto, a chi ha telefonato e a chi si è preso cura di me, che ero giusto un pò confusa ma che, grazie di cuore, sto bene.
E tutti gli altri...

Saturday, May 20, 2006
(ve lo ricordate Trainspotting, vero? Facciamo un ripassino!)
Drive boy dog boy
Dirty numb angel boy
In the doorway boy
[Immaginatemi in una dignitosa tenuta sportiva
immaginatemi correre fiera per la città natale
immaginate i miei capelli al vento
e schiere di uomini che si aprono al mio passaggio ipnotizzate
dal movimento sussultorio nella mia micro maglietta
immaginate che invece di tirar su il dito medio io sorrida benevola]
She was a lipstick boy
She was a beautiful boy
And tears boy
And all in your innerspace boy
“Io cambierò... Metto la testa a posto, vado avanti, rigo dritto.
Scelgo la vita. Già adesso non vedo l'ora.
Diventerò esattamente come voi: il lavoro, la famiglia, il maxitelevisore del cavolo, la lavatrice, la macchina, il cd e l'apriscatole elettrico.
Buona salute, colesterolo basso, polizza vita, mutuo, prima casa, moda casual, valigie, salotto di tre pezzi, fai-da-te, telequiz, schifezze nella pancia, figli, a spasso nel parco, orario di ufficio, bravo a golf, l'auto lavata, tanti maglioni, natali in famiglia, pensione privata, esenzione fiscale, tirando avanti lontano dai guai, in attesa del giorno in cui morirai.”
You had
hand girls boy
and steels boy
You had chemicals boy
I've grown so close to you
Boy and you just groan boy
She said comeover comeover
She smiled at you boy.
[Immaginate che dopo tre minuti netti di corsa io mi infili in una gelateria
immaginatemi indecisa di fronte ad un assortimento di trenta gusti tutti in bella mostra di fronte a me
immaginatemi andare sul classico e ordinare il cono più grande con doppia panna, nocciola, tiramisù, caffè, bacio, biscotto, granella di nocciole e cioccolato fuso]
Drive boy dog boy
Dirty numb angel boy
In the doorway boy
[Immaginate che io abbia sbranato il cono a tempo di record
immaginatemi con la faccia soddisfatta le mani, le labbra, il mento, la maglietta e i pantaloni sporchi di gelato
immaginatemi fuori dalla gelateria:
Cosa credete che stia per fare?
Accendermi una sigaretta?
Col cazzo!]
She was a lipstick boy
She was a beautiful boy
And tears boy
And all in your innerspace boy
Signori e signore: la mia prima settimana senza tabacco.
Saturday, May 13, 2006
Ho deciso di boicottare i treni e scegliere uno degli autobus della premiata ditta M.....i che, detto fra noi, secondo me ha una secolare tradizione nel settore dei trasporti.
A occhio e croce devono aver cominciato come negrieri e abbandonato le navi solo nella prima metà del secolo scorso per organizzare una efficiente rete ferroviaria verso i campi di concentramento.
Oggi le loro autolinee collegano (fra le altre regioni) Toscana e Puglia. Ma giurerei che le condizioni di viaggio non sono cambiate.
L'aspetto positivo della faccenda è che sia che io sopravviva al viaggio, sia che soccomba, per un pò (o per sempre) mi farò una pausa dal computer e dal video musicale a cui accennavo nel post precedente. Finisco sempre a non sopportare quello che ho creato (per dirla alla Homer Simpson): ecco come deve sentirsi Dio.
Thursday, May 04, 2006
Recupero la posizione eretta con molta fatica ed altrettanto dolore solo per rispondere ad una telefonata della mamma.
Mamma di Marina: Ciao amore, che fai?
Marina: Un'espolosione atomica.
Mamma di Marina: Allora ti disturbo! Se vuoi chiamami tu quando hai finito.
Marina: Va bene, ciao.
Mamma di Marina: Ciao.
Marina: ...
Io mica ho mai raccontato alla mia mamma che sto facendo un video musicale animato e che l'espolosione di cui sopra la sto creando frame dopo frame (per ora sono settantasei...) al computer e che quindi è del tutto innocua.
Eppure non ha battuto ciglio.
La classe e la compostezza di quella donna sono assolutamente commuoventi.
Friday, April 21, 2006
Ho così tanta voglia di dare una tregua ai miei neuroni che mi metterei persino a pulire la mia stanza!
Peccato che la trovi affascinate così com'è: surreale.
Sembra una porzione di paesaggio Texano in cui galleggiano i mobili.
E se creo un pò di corrente aprendo porta e finestra ho anche una verosimile imitazione nostrana delle tumbleweeds fatta di capelli e polvere.
E comunque ho l'impressione che cambierebbe qualcosa qui dentro se non potessi riconoscere le tracce dei miei movimenti dalle impronte nella polvere.
Peccato!
Avrebbe proprio bisogno di una ripulita...
Torno a spremermi le meningi.
Sunday, April 09, 2006
Forse è per quello che questa mattina nell’andare a votare ho ripensato alla faccia esasperata del soldato “Palla di Lardo” e al suo ghigno malefico poco prima di sparare al suo superiore e di suicidarsi.
Proprio una notevole metafora di come mi sono sentita.
Eppure erano cinque anni che aspettavo questo momento.
Fortunatamente fuori c’è il sole e io mi preparo a tornare in Toscana portandomi dietro un chilo di Puglia nei fianchi arrotondati dalla cucina di mammà.
Monday, March 27, 2006

Strascico regale di una giornata di merda. Cominciata nello sforzo di disserrare le mascelle chiuse come una tagliola sulle inquietudini notturne per ingollare il caffè.
Pescare nel mucchio dei vestiti a fianco del letto quelli meno sporchi e uscire.
Senza avere in tasca i soldi per fumare. L'unica carta in cui ce ne sono ancora un pò si è smagnettizzata. Non molti, meno di 100 euro: il necessario per le sigarette, il biglietto del treno per tornare a casa a votare e per mangiare subito qualcosa di dolce. Prima di svenire. Basta farsi sostituire la carta. Facile. Si, facile il cazzo!
Giro per tre uffici postali per farmi trattare con sufficienza (quando non con scortesia) da tre diverse vere-stronze-finto-bionde e tornare a casa senza soldi e con la tessera magnetica macellata in tasca.
Nonostante tutto, stamparsi in faccia un bel sorriso: nel frattempo ho ricevuto la notizia che ad un mio amico è andato bene un esame importante. Porto a casa la buona novella, ci vuole un bel sorriso, no?
IL sorriso si spegne quando trovo sulla porta della stanza un foglio bianco con ideogrammi rossi che scrivono la parola hikikomori.
Hikikomori è la parola con cui vengono definiti gli adolescenti giapponesi che si chiudono nella loro stanza per ribellarsi al conformismo sociale e familiare. O almeno questo riporta l'ultimo numero dell'Internazionale di questa settimana.
Fatemi capire: la mia coinquilina che è stata fuori per due settimane, che è tornata a casa solo ieri, che si disinteressa della mia esistenza al punto di fare economia persino dei "come stai?" di cortesia da più o meno sette mesi, si è presa la briga di darmi dell'asociale in questa maniera tanto laboriosa?
Il sorriso si è trasformato in una paresi. Poi in una grassa risata.
Intanto, nel cestino della spazzatura una carta di credito mutilata e un foglio stropicciato che parla giapponese mi prendono per il culo. In inglese.
Friday, March 24, 2006
In ogni conflitto, le manovre regolari portano allo scontro, e quelle imprevedibili alla vittoria. Chi è abile nel sortire bizzarri stratagemmi è inesauribile come il Cielo, la Terra e i grandi fiumi.
[...]
Sunzi, L'arte della guerra (Ping Fa)
Conosco l'arte della guerra ma inciampo ad ogni passo.
Sono una guerriera con le ginocchia sempre sbucciate.
Wednesday, March 22, 2006
Sono stata bocciata all'esame di guida.
Motivo: sono passata dalla quarta alla seconda. Giuro, solo questo.
Però in compenso un ragazzo che ha fatto l'esame prima di me ha guidato senza cintura, imboccato una strada a doppio senso di circolazione nella corsia sbagliata ed è stato promosso.
Lui ha lasciato alla scuola guida più di mille euro io "solo" seicento.
E ci sarebbe ancora tanto da dire, ma chiudo qui questa faccenda perchè amo poco fare la vittima dei complotti. E perchè non ho nessuna intenzione di essere una vittima, con chi di competenza non finisce mica qui.
Tuesday, March 21, 2006
Buona primavera.
Se l'operaia non va in Paradiso
Se l'operaia non va in paradiso non va in paradiso e' perché
Non sa come andare avanti
se la prende coi padroni, se la prende coi padroni e con i santi
Iddio si arrabbia e non la vuole più.
Se l'operaia non va in paradiso non va in paradiso e' perché
Sta a guardare le signore
e si chiede che cos'hanno e si chiede che cos'hanno di migliore.
Non ha tempo per i figli
Crescono in casa come conigli
Si lamenta del suo stato
Produrre far l'amore e fa' 'l bucato.
Se l'operaia non va in paradiso non va in paradiso e' perché
ha perduto la pazienza, non le va di fare più, non le va di fare più la
riverenza
Iddio si arrabbia e non la vuole più.
"Da un ex detenuto ad Abu Ghraib ho sentito questa frase: 'Gli americani mi hanno messo la corrente in culo prima che a casa'."
[...]
Cronache da Baghdad, Eliot Wenberg
Ieri il testo da cui ho estratto queste due righe veniva letto pubblicamente in diverse città del mondo. Se come me, vi siete persi l'appuntamento, L'Internazionale di questa settimana lo ha pubblicato per intero.
Se vi interessa e non trovate più il numero in edicola, fatemi un fischio e vi presto il mio. Merita di essere letto.
Wednesday, March 15, 2006
Solidarietà ai lavoratori.
Anche se distribuivano volantini su cui era scritto "Chi perde il lavoro non spende".
E sono giorni in cui molto spesso, troppo spesso, ho ascoltato o letto la parola rivoluzione. Il più delle volte usata in maniera così impropria o politicamente ingenua da farmi passare ogni voglia di replicare o provare a capire. Con le dovute eccezioni.
Io ho ripreso fra le mani il bellissimo V for Vendetta aspettando di farmi deludere dal film che comunque aspetto con ansia. E leggo Asce di guerra e altre cose interessanti seduta in poltrona.
Rifletto sulle conseguenze dell'amnistia del '46, sul fatto che ci siamo ripresi i fascisti nell'Esercito e nelle Forze dell'Ordine nel '54 e via discendendo per un altro ventennio fino ad oggi.
Rivoluzione: forse l'Italia ha perso il suo momento tanti anni fa.
Il mio inconscio mi prende per il culo mandandomi in loop nel cervello una strofa di Far finta di essere sani di Giorgio Gaber ([...]Liberi, sentirsi liberi/forse per un attimo è possibile/ma che senso ha se è cosciente in me/la misura della mia inutilità./Per ora rimando il suicidio/e faccio un gruppo di studio/le masse, la lotta di classe, i testi gramsciani/far finta di essere sani[...]).
Eppure sempre più spesso starmene seduta e buona barricata dietro i miei libri mi risulta difficile.
E in tutta onestà, non so dirvi se a farmi agitare sulla sedia sia una qualche ideologia o le pezze al culo.
Perchè quelle non solo sono davvero scomode, ma temo in una loro prossima riabilitazione quale nuovo irrinunciabile accessorio del Made in Italy.

Raccolgo fortuitamente al volo la segnalazione di Luca e invito i curiosi a farci un salto: Voi siete qui.
Oltre ad essere piuttosto interessante, potrebbe risolvervi alcuni dubbi.
Io, per esempio, ho finalmente capito perchè quando discuto di politica con il Luca di cui sopra, il volume della mia voce rischia sempre di mandare in frantumi i vetri.
p.s. ma che fine ha fatto il blog della Carpella? Non solo non riesco ad aprirlo, ma mi è sparito dalla bacheca: aiuto!
Wednesday, March 08, 2006

[...]
Ogni autorità è in ultima analisi l'autorità della comunicazione.
[...]
Carl J. Fredrich, Loyalty and Authority, in "Confluence", 3 (1959), p. 312.
[...]
E' l'accesso ai legittimi canali di espressione e quindi il fatto di partecipare all'autorità istituzionale che marca la differenza fra la palese impostura di chi cerca di travestire un discorso personale da dichiarazione pubblica e l'impostura autorizzata di chi fa la stessa cosa con l'autorizzazione e l'autorità di un'istituzione. Il portavoce è un impostore dotato di uno scettro.
[...]
Pierre Bourdieu, Language and Symbolic Power, Harvard University Press, Cambridge Mass. 1991, p. 109.
Wednesday, March 01, 2006
L'ape, come l'umano, sopravvive solo nella casta che le è assegnata, incapace di mantenersi da sola. La brava piccola operaia fascista esegue la sua "danza" (gli entomologi direbbero che gli schiavi rematori nelle galee "danzano"?) per raccogliere interminabilmente del cibo che a malapena assaggerà, per curare un alveare che raramente abiterà, per accudire una femmina così grottescamente obesa che non la lasciano mai uscire allo scoperto per paura che la specie finisca espulsa a suon di risate dal regno animale.
[...]
Daniel Evan Weiss, Gli scarafaggi non hanno re.
Signore e signore, l'Ape Regina ieri sera è stata avvistata in zona Coroncina (Si) a ballare il liscio con la Donna Pianoforte, il Genio della lampada, il Coniglio, il Pirata e una marea di arzilli ultrasettantenni.
Prontamente ribattezzata Ape Alcolista, oggi tenta disperatamente di riprendersi dai postumi della sbornia post martedì grasso.
Monday, February 27, 2006
"-Che fai dalla mattina alla sera?
-Mi subisco."
Cioran, L'inconveniente di essere nati.
Mi subisco mentre tento di scrivere la sceneggiatura di almeno un paio di cortometreaggi, di finire il testo di uno spettacolo teatrale sulla Resistenza che deve essere pronto entro il 25 di Aprile, e mentre rimugino su cosa esporre alla mostra del primo Maggio. Ma soprattutto mentre tento di imparare a guidare. E il tempo stringe, le guide costano care (20 euro ogni quaranta minuti) e non ho soldi: me ne posso permettere giusto due alla settimana. Ho impantanato il furgone di Michele nelle sabbie mobili dietro casa (lo vedo dalla finestra: Ciao Furgone, scusa Furgone.) E non mi resta che simulare le guide seduta al bordo del letto con una pedaliera disegnata su un foglio di carta e un volante di cartoncino.
E tutto ciò credete che mi deprima? Naaaaaa. Vabbè giusto un pò, ad essere onesti, ma solo perchè sono premestruale. In realtà penso ad Erik Satie: anche lui pare si esercitasse a suonare su una tastiera disegnata. Ed era un genio. Un genio povero.
Così io pigio frizione-accelleratore-freno di carta e svolto verso Il boschetto della mia fantasia fischiettando le "Gymnopedies" (letteralmente,Ginnastica dei piedi) per pianoforte di Satie: speriamo che non sia piovuto pure lì, che non ho voglia di impantanarmi di nuovo!
Tuesday, February 14, 2006
Cioè dalla mia prima manifestazione nazionale, durante la quale trotterellavo urlando a squarciagola "Siam tre piccoli porcellini Berlusconi, Bossi e Fini" e già che c'ero peroravo la causa della legalizzazione delle droghe leggere indossando una maglietta bianca (belli i tempi dei seni acerbi esibiti senza reggiseno...) con pluripuntuta foglietta verde di maria e la scritta LEGALIZZALA.
E non mi sentivo ridicola.
Ma avevo 17 anni.
Ritorno sul tema dieci anni dopo con le palle girate per la presa per il culo di questo emendamento che fa fare all'Italia un salto indietro di cinquant'anni (quando qualche canna ti faceva soggiornare in galera per anni) e che è stato infilato tra leggi per i Giochi Olimpici approvate con la fiducia.
Guardate che se il Governo (si, lo so che si sono sciolte le camere, ho pure festeggiato!) è in grado di sfidare così palesemente ogni anacronismo e senso del ridicolo, io sono capace di ritirare fuori la mia magliettina del cazzo e fare un falò rituale di tutti i miei reggiseni!
Tuesday, February 07, 2006

Per Marco G.
Il viaggio non è l'emozione di attimi pericolosi
il viaggio è la gioia del tempo
pericolo è stare rinchiusi
Direzione casuale, non prevede sosta
chi viaggia detesta l'estate
l'estate appartiene al turista
Il viaggiatore viaggia solo
e non lo fa per tornare contento
lui viaggia perchè di mestiere ha scelto il mestiere di vento.
Mischiare presente e ricordi, le strade possibili fatte
fu forse salsedine o neve
fu forse ponente o levante
L'amore lasciato sospeso, qualcuno ne approfitterà
ma questo riguarda il ritorno
remota possibilità
Il viaggiatore viaggia solo
e non lo fa per tornare contento
lui viaggia perchè di mestiere ha scelto il mestiere di vento.
Se impari la strada a memoria di certo non trovi granchè
se invece smarrisci la rotta
il mondo è lì tutto per te
Paese significa storia e storia significa lingua
impara la tua direzione
da gente che non ti somiglia
Il viaggiatore viaggia solo
e non lo fa per tornare contento
lui viaggia perchè di mestiere ha scelto il mestiere di vento.
Il viaggiatore, Mercanti di liquore.
Nuovamente alle prese con il teatro. Quello politico. Quello che mi piace: con pochi soldi e tanta fantasia. La videocamera se ne starà per un pò in un angolo a sonnecchiare. Ma non troppo a lungo: ho grandi progetti anche per lei!
Friday, February 03, 2006
Sunday, January 22, 2006
Ma Genet è morto e sepolto nei libri di Storia del Teatro già da diverso tempo nell'impropria sezione "dell'assurdo". Eppure, nonostante i miei non troppi anni (27), io ricordo il giorno in cui giornali e telegiornali annunciavano la sua morte. E ricordo pure quella di Berlinguer. Ma quella è un'altra storia.
Era il 1986 e i Nirvana facevano il loro ingresso nell'industria musicale dalla porta posteriore: i N-i-r-v-a-n-a, mica i Beatles!
Certo, all'epoca ero ancora ben lungi dall'ascoltarli o peggio ancora dal produrmi in atroci cover (voce e chitarra) di About a girl. E neppure avevo conosciuto il mio personale clone di Kurt Cobain innaugurando una vita sentimentale turbolenta quanto quella di Courtney Love. Con la differenza che nessuno dei miei ex fidanzati ha mai avuto il buon gusto di suicidarsi. Così anzicchè portargli fiori sulla tomba, mi tocca essergli amica.
Ma credo che anche questa sia un'altra storia.
E tutto quello che volevo, era lasciare un fiore virtuale alla memoria di Jean Genet.
Uno dei miei maestri.
E secondo me, gli piacevano pure i Nirvana!
Friday, January 20, 2006
Su sfondo verde si staglia la caricatura del faccione di Putin che si affanna a spiegare perchè ha chiuso il rubinetto del gas in pieno inverno.
Nuvoletta bianca in alto a destra in cui si legge:"Queremos ayudar a reducir el calentamiento global, al menos en Ucraina*"
*(Vogliamo aiutare a ridurre il riscaldamento globale, almeno in Ucraina)
Monday, January 16, 2006
Se si esclude il fatto di aver confermato il pregiudizio della facilità con cui la gente del sud abusi del clacson, credo di essere andata piuttosto bene.
Ci tenevo a farvelo sapere.
Ringraziando il gentile Sandro per la connessione, saluto tutti e mi stacco subito da internet.
Sunday, January 01, 2006
Perciò forse aggiornerò ancora meno questo blog.
Ho detto forse.
Intanto per chi volesse, lascio un pò di spazio vergine da deflorare con i commenti.
Il post precedente era un pò saturo...
Buon anno nuovo a tutti gli avventori.
Anche quest'anno siamo riusciti a non strangolare tutti i rompicoglioni della fatidica domanda "Che fai a capodanno?" rischiando di trascorrerlo in galera: Sono fiera di voi e di me!
poi magari ci raccontiamo cosa abbiamo fatto...
Saturday, December 24, 2005
EX FIDANZATO LA
PRENDE A PUGNI NELL'AUTO
NESSUNO L'AIUTA
Che dire? “Non ci libereremo mai di dio se continueremo a credere nella grammatica” scriveva Nietzsche (ho dei dubbi sul dove quindi completerò la citazione quando potrò controllare).
Forse la rivoluzione atea è alle porte e comincerà dall'ambiguità di un piccolo apostrofo!
Nel mentre, buona vigilia di Natale a tutti e smettetela di regalarmi completini intimi da puttanone perché io non sono nemmeno in grado di coordinare mutande e reggiseno figuratevi se mi infilo in certe trappole mortali!
Friday, December 23, 2005
Avete presente "The Dresden Dolls" dei "The Dresden Dolls"? Quel duo americano che mescola finto punk e melodie finto mittleuropee in maniera miracolosamente quasi godibile? Proprio quello! Faceva parte del piano: nella mia testa stavo facendo un gioco situazionista (tutta colpa dei discorsi di Pasquale da ubriaco!). Solo che devo essermi distratta troppo perché, non so come, sono entrata* con la bici nella bottega di un falegname enorme: Ciccillo detto Maciste.
(Tranquilli, non mi sono fatta troppo male, ma soprattutto non ditelo alla mamma!)
Escludendo il fastidio iniziale per la sua insistenza affinchè bevessi un intero bicchiere d’acqua tutto d’un fiato e dopo andassi a fare pipì “per farmi passare lo spavento”,ho finito con il trascorrere un pomeriggio piacevolissimo nella sua bottega.
Quando l’ho salutato, facendogli gli auguri di Natale e augurandogli buon lavoro, mi ha risposto chiedendomi se conoscessi questo proverbio:”U mèste d’àssce fasce crusce e ammène abbàssce ”
(“Il falegname si mangia i segni di croce che si fa”).
No, non lo conoscevo.
Quante cose si imparano cazzeggiando!
*entrata: eufemismo per “precipitata rovinosamente”
Monday, December 12, 2005
Buonanotte.
Questa mattina la sveglia ha funzionato e approfittando dei potenti mezzi di locomozione dell'infortunato sono andata in centro a prendere un caffè con una mia amica.
Buongiorno.
Lei è una donna splendida alle prese con un progetto che l'appassiona. Cosa che la rende ancora più affascinante.
Mi sono presentata all'appuntamento portandole in dono delle bolle di sapone e abbiamo preso il caffè in un posto bellissimo con le pareti arancioni e le foto in bianco e nero, chiacchierando per ore (da Hegel alle parole crociate in tre passaggi) con le mani strette intorno alle tazzine e i gomiti puntati sul tavolino.
E al momento di salutarla e solo allora, mi sono accorta di cercare il suo sguardo con la stessa intenzione con cui cerco quello di un bambino. Quella sorta di ingenua cusiosità che si porta dietro chi sta imparando a vivere e che mi autorizza a sentirmi estranea alla folla di gente vociante che attraversa queste strade e a volte la mia vita. E fa chiasso nella mia solitudine.
Friday, December 09, 2005
Adesso se vado in macchina con "qualcuno" che mi sembra abbia i freni squilibrati, posso dirgli sorridendo: "Sai, potrebbe dipendere dai ferodi consumati o troppo bagnati, potrebbero esserci bolle d'aria nelle tubazioni dell'impianto idraulico di frenatura, il tamburo potrebbe essersi ovalizzato...aspetta...aspetta, secondo me è il pistoncino che si è bloccato nel cilindretto!"
E "qualcuno" potrebbe (per esempio) rispondermi: "Sei un'emorroide."
Tuesday, December 06, 2005
Cambio continente: negli Stati Uniti 15. E la sua storica ex antagonista? Russia 18. Dell'Africa, con questa connessione lenta guardo solo la Nigeria: 32 ministri.
Il Giappone ne ha 12.
Evidentemente il numero di ministri di un Paese può essere indicativo della densità di popolazione, delle dimensioni di uno stato, del suo decentramento. Per esempio.
Ma ognuno tragga le sue conclusioni e faccia i suoi ragionamenti sul numero dei ministri in Italia. Solo sulla quantità, non sulla qualità. Così, tanto per cominciare.
Friday, December 02, 2005
Ma prima di andare volevo salutare il mio amico Andrea.
Ieri sera abbiamo avuto la nostra rituale "telefonata di aggiornamento" (come dice lui) durante la quale ho scoperto che legge tutti i giorni questo blog da Jena (dove -poveretto- vive) "dopo La Repubblica e prima del Manifesto".
Orbene: Andrè, ma che mi combini! Prima Il Manifesto, poi io, poi forse La Repubblica!
Thursday, December 01, 2005
Wednesday, November 30, 2005
Giornali e telegiornali restituiscono la preoccupazione diffusa di Toscana, Umbria, Lazio e Campania. Giusto.
Della Puglia nessuna menzione da quel di ottobre. Da quella domenica del 23 di ottobre, dal deragliamento dell'Eurostar sul ponte crollato ad Acquaviva della Fonti, dai giorni dell'alluvione.
Le tragedie appassionano, ma non siamo educati a leggerne le trame, siamo incapaci della pazienza necessaria ad andare oltre la reazione emotiva e cercare le cause.
Dichiarato lo “stato d'emergenza” si può chiudere l'argomento. Ma anche se tanti fanno finta di non vedere e non sapere, la Puglia è in emergenza da tempo.
Faccio un po' di compiti:
Le strade franano di giorno in giorno (dite "ciao ciao" a 15 chilometri della provinciale 130).
L'ultima (una strada comunale) a febbraio di quest'anno. Per ripararla non ci sono soldi. Gli abitanti di Rocchetta Sant'Antonio rischiano l'isolamento.
Si coltiva nel letto asciutto dei fiumi.
(-"Ma i fiumi non sono aree demaniali?" -"Tranguill, sta già tutto parlato!")
L'Ofanto per venti chilometri ospita colture che ostacolano il deflusso delle acque.
Ma succede anche nel Cervaro e nel Candelaro. Quest'ultimo in realtà non è più il fiume che -come il Sussidiario voleva- bagna i piedi del Gargano. Con abile mossa e totale disprezzo dell'ambiente oggi è un canale. Peccato che nell'innalzare i terrapieni necessari alla sua costruzione, sia stata travolta la vegetazione, e che in caso di grandi pioggie straripi.
Il comune di Carlantino (pericolosamente vicino alla diga di Occhitto) denuncia da tempo una frana in movimento.
Il sub Appennino dauno sta scivolando a valle perchè per un decennio c'è stato un silenzioso accanimento contro la Murgia: ne hanno frantumato meccanicamente la roccia di superficie, per sostituire i pascoli con terreni coltivabili ed accedere ai finanziamenti per l'agricoltura. Non abusivamente: la Regione negli anni Ottanta ha rilasciato concessioni per 30mila ettari di terra (più di mezza Murgia)! Così quando piove l'acqua porta via la terra scoprendo la roccia e provocando il suo paradosso: la desertificazione.
E queste sono poche pochissime cose di cui prendo nota pubblicamente mentre mi preparo a tornare in Puglia per girare un documentario. Sull'acqua.
Sunday, November 27, 2005
Friday, November 25, 2005
Thursday, November 24, 2005
Insomma, ammettiamolo, siamo pur sempre crocianamente(*) tutti cattolici(**)!
O forse semplicemente italiani del sud affezionati alle proprie tradizioni...
Fatto sta che la mia dea della frittura (e delle torte di mele) Mauretta si è prodotta nella preparazione delle tradizionali pettole e “già che c'eravamo” abbiamo cominciato a vuotare nell'olio bollente qualunque cosa fosse nel frigorifero, mentre un altro schieramento appostato al camino arrostiva salsicce.
A questo punto, capite bene, che l'unica cosa possibile da farsi è stata rimandare la scrittura e attaccarsi alla bottiglia per finire il compagno fegato che invocava una morte onorevole.
(*) tengo a precisare, a scanso di equivoci, la mia totale distanza dalla filosofia di Benedetto Croce.
(**) ugualmente dichiaro la mia più totale indifferenza nei confronti della dottrina Cattolica, purchè si tenga debitamente lontana dalla Res Publica...
p.s. anche per questa volta dovrete aspettare un pò prima di leggere un "vero post". Ma non molto.